Regolamento sportivo alla mano, almeno una volta nel corso della gara, le vetture di Formula Uno sono costrette a rientrare ai box per sostituire gli pneumatici e smarcare la norma legata all’utilizzo di almeno due tipologie di mescole differenti nell’arco di un Gran Premio. Al termine di questa operazione, la vettura viene rilasciata e, imboccando nuovamente la corsia box, si dirige verso la pista per riprendere la sua corsa.
Il pit stop
L’operazione del pit stop avviene sulla piazzola di sosta, collocata davanti al garage, dove l’auto è circondata da circa 20 meccanici, ognuno dei quali ha un ruolo preciso. Quando la sostituzione delle gomme è avvenuta, o qualsiasi altra manovra per cambiare o riparare superficialmente la vettura è terminata, uno dei meccanici pigia un pulsante della stazione centralizzata che cambia il colore del semaforo da rosso a verde. Solo in quel momento, tutti i membri del team si fanno da parte e l’auto può ripartire. In Formula Uno ogni frazione di secondo è fondamentale e proprio per questo le operazioni di pit stop sono divenute rapidissime negli anni.
Quando succede l’Unsafe Release
Tuttavia, a discapito del tempo utilizzato, il semaforo verde va dato solamente quando nelle vicinanze non c’è una monoposto che transita o sta per arrivare. Ed è proprio questo il caso limite che definisce l’unsafe release: nel momento in cui viene dato il via libera e un’auto taglia la traiettoria ad un’altra, costringendola a rallentare, scatta la penalità.
Il discorso vale anche quando la vettura è rilasciata e uno o più pneumatici non sono fissati correttamente nella fretta dell’operazione. In questi casi, sono previste penalità che variano dai 5 secondi sino al drive drive-through, ovvero il transito obbligato in pit lane.